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I radioamatori



I Radioamatori


L'attività dei radioamatori, iniziata agli albori del secolo scorso, è una delle più vecchie nel campo delle telecomunicazioni. Tra tutti i "Servizi di Telecomunicazioni" il "Servizio d'Amatore" è oggi quello che conta il maggior numero di stazioni autorizzate.



Cos'è il Servizio d'Amatore?


Il Servizio d'Amatore è formalmente definito nei Regolamenti Radio, stabiliti alla Convenzione dell'Unione Innternazionale delle Telecomunicazioni: Un servizio di istruzione personale, di intercomunicazioni e di ricerche tecniche effettuato da amatori, cioè da persone debitamente autorizzate, interessate alla radiotecnica a solo titolo personale e senza interesse pecuniario. I limiti dei requisiti tecnici per il rilascio di licenza ad operatori d'amatore nonché la definizione delle condizioni entro le quali le loro stazioni sono autorizzate ad operare sono lasciate alla discrezione dei singoli paesi in cui il Servizio d'Amatore opera. In linea generale, i regolamenti nazionali sono progettati in modo da:

a) riconoscere e valorizzare il Servizio d'Amatore tra il pubblico, come un servizio di comunicazione volontario e non commerciale, con particolare riguardo all'effettuazione di comunicazioni d'emergenza;

b) incoraggiare e migliorare il Servizio di Amatore mediante Regolamenti che provvedano a far progredire l'abilità degli operatori sia nel campo tecnico che in quello operativo.

c) espandere la riserva esistente tra i radioamatori, di abili operatori, nonché di esperti tecnici ed elettronici. L'attività d'Amatore costituisce il solo mezzo mediante il quale i singoli: distanti migliaia di chilometri, possono fare la reciproca conoscenza ed annodare proficue amicizie.


Quando ebbe inizio l'attività d'Amatore?


Gli inizi dell'attività radiantistica, come del resto la radio stessa, emersero dai fondamentali fenomeni fisici ed elettrici che furono studiati da un certo numero di sperimentatori - Gilbert, Volta, Faraday, Maxwell, Kelvin e Cavendish per citarne solo alcuni. Fu tuttavia Heinrich Hertz che, in rapporto ai propri studi di fisico teorico, sintetizzò le conoscenza accumulate dai precedenti ricercatori, specialmente quelle di Maxwell, con le proprie, sino ad ottenere la prima ricetrasmissione di onde radio nel 1887. Marconi a sua volta applicò le loro conoscenze per realizzare il primo sistema pratico ricevente e trasmittente di onde hertziane nel 1896. Nel 1897 egli trasmise segnali ad una distanza di circa 15 chilometri e nel 1898 stabilì una comunicazione bilaterale senza filo tra Doover in Inghilterra e Wimeraux in Francia, ad una distanza di circa 130 chilometri. Nel dicembre dell'anno 1901, Marconi da SI. John in Terranova ricevette la lettera S in codice Morse trasmessagli da Ambrose Fleming da Poldhu in Inghilterra. E così all'inizio del ventesimo secolo, centinaia di dilettanti sperimentatori, ugualmente giovani o vecchi, si appassionarono alle notizie che comunicazioni transatlantiche erano state realizzate, raccolsero l'incitamento lasciato dai loro illustri predecessori, senza rendersi conto di diventare in tal modo i primi radioamatori. Centinaia di rudimentali trasmettitori e ricevitori furono costruiti durante il successivo decennio, ed all'avvento del 1914 il movimento radiantistico era stabilmente instaurato in molte parti del mondo.


Chi sono i radioamatori?



La maggioranza dei radioamatori autorizzati sono uomini, ma in molti paesi vi è un numero considerevole di qualificati operatori femminili. Le statistiche indicano che l'età media dei radioamatori si aggira attorno ai 40 anni, ma in quasi tutti i paesi ove il Servizio d'Amatore viene incoraggiato si possono trovare fra essi molti studenti di età compresa fra i 14 ed i 18 anni, come pure molti uomini e donne attempati che sono attivi radioamatori. Non sono pochi i radioamatori che vantano più di quaranta, cinquant'anni di attività. Oggi vi sono circa due milioni di operatori autorizzati nel mondo, con la maggioranza in Giappone e Stati Uniti; in Europa il gruppo più numeroso è quello tedesco, con oltre 70.000 radioamatori, seguito dal Regno Unito; in Italia le stazioni autorizzate sono circa 40.000. I radioamatori si dividono in due grandi categorie: coloro che sono professionalmente nell'ambito di industrie radio ed elettroniche e coloro che non lo sono. Un'altissima percentuale dei professionisti del campo cominciarono ad interessarsi di radio e di elettronica sin dai tempi della scuola o come risultato della loro associazione ad un club d'amatori. Il movimento dei radioamatori costituisce una inestimabile base di attrazione per carriere scientifiche, progettistiche e tecniche di ogni genere. Si è calcolato che circa il40 per cento dei radioamatori autorizzati negli Stati Uniti lavora nel campo concernente le telecomunicazioni e l'elettronica e che 1'85 per cento di essi fu indotto ad iniziare la carriera in tal senso da un interesse per i radioamatori. Le stesse percentuali valgono per gli altri paesi ove l'attività radiantistica è consistentemente affermata. Da casa loro i radioamatori autorizzati possono parlare con altri colleghi, o per mezzo del Codice Morse (telegrafia) od a voce diretta (telefonia) od anche, secondo tecniche più recenti, in telescrivente (RTTY), "commutazione di pacchetto" (packet radio) in TV e diverse altre nuove tecniche innovative digitali. Le trasmissioni vengono effettuate su frequenze assegnate al Servizio d'Amatore da accordi internazionali. Si tratta infatti di un vero e proprio "Servizio" internazionale, riconosciuto formalmente tale nella Conferenza dell'Unione Internazionale delle Telecomunicazioni tenuta a Washington nel 1927 e da una definizione ufficiale, che è rimasta da allora virtualmente inalterata. L'autorizzazione significa, in effetti, l'aver ottenuto una licenza da un'apposita autorità governativa per operare apparecchiature ricetrasmittenti nella propria residenza o in altra sede, come pure su un veicolo, natante od all'aperto. La licenza di stazione autorizza implicitamente ad usare alcune gamme di frequenza ed assegna al titolare un nominativo. La prima parte di ogni nominativo (detta prefisso) è rilasciata in conformità con un elenco internazionale e contraddistingue la nazionalità della stazione stessa. La parte rimanente del nominativo (detta suffisso) è personale di ogni radi?amatore a scopo di identificazione. Il nominativo identifica ogni stazione, come la targa nel caso degli autoveicoli. Si consideri, ad esempio, il nominativo 5N2ABC: il prefisso 5N2 è assegnato alla Nigeria ed il gruppo di lettere ABC ad un singolo amatore di quel paese. Coloro che desiderano ottenere una licenza di trasmissione dovevano dar prova all'autorità postale competente della loro conoscenza anche del codice Morse e della loro abilità tecnica. L'esame è progettato in modo da stabilire la conoscenza, da parte del candidato, dei regolamenti internazionali delle radiocomunicazioni nonché della radiotecnica teorica e pratica. L'esame di telegrafia, ora abolito, era richiesto, qualora l'aspirante radioamatore fosse stato intenzionato ad operare sulle frequenze HF.






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