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keyer

Circa dieci anni fà, navigando su internet, incrociai per la prima volta il sito di IK0WRB, e sono andato a vedere i progetti che proponeva. Trovai molto interessante quello del Keyer elettronico (v.1.0). All’epoca non avevo il tasto orizzontale e non ero neanche in grado di usarlo… ma quel circuito mi affascinava. La cosa che mi invogliò subito fu dato dal fatto che si poteva realizzare facilmente con pochissimi componenti elettronici, bastavano infatti poche resistenze, due diodi led, un transistor, due condensatori, un quarzo, un altoparlantino, un PIC 16f84 e un paio di pulsanti. Iniziai a cercare tra il materiale che avevo in casa e mi accorsi subito che mi mancava ben poco. Avevo il transistor (un comunissimo BC108), avevo l’altoparlante, di PIC 16f84 ne avevo addirittura 2 ed avevo anche i diodi led. Un amico radioamatore mi regalò anche un paio di quarzi e quindi ho dovuto procurarmi solo pochissime cose. Creai anche un piccolo circuito stampato, ma non era neanche necessario in quanto volendo realizzare questo keyer, si può usare tranquillamente una basetta millefori in quanto i componenti sono pochi e soprattutto perché non è assolutamente un circuito complesso. Sono trascorsi quindi diversi anni da quando realizzai questo circuito per la prima volta ma all'epoca dato che non avevo un paddle, per provarlo usai due pulsanti volanti. Schiacciandone uno trasmettevo linee in altoparlante e schiacciando l’altro trasmettevo punti. I led lampeggiavano come da istruzioni e collegando un tester analogico sull’uscita del circuito, ovvero quello che va collegato al ricetrasmettitore, ogni volta che si sentiva segnali in altoparlante, per la durata di trasmissione di ogni carattere (punto o linea), l'ago dello strumento si fletteva. Infatti la resistenza tra i due poli si abbassa notevolmente e quindi diventa sufficiente per mandare in trasmissione un ricetrasmettitore. Ai fini pratici l'emissione del suono in altoparlante equivale al mantenere chiuso un tasto verticale e se quest'ultimo è collegato ad un ricetrasmettitore, ovviamente si puòtrasmettere.Non era prima volta che vedendo un circuito su una rivista o su internet, lo realizzavo e poi lo mettevo da parte in quanto la cosa che mi piaceva molto era riuscire nell’intento e vederlo funzionare. Dopo un bel po’ di anni invece, avendo ripreso a fare qso in telegrafia e dopo che mi sono procurato anche un paddle Bencher, quello della foto, mi è tornato in mente questo circuito. I ricetrasmettitori moderni sono tutti forniti di keyer elettronico entro contenuto, ma fin troppo spesso, in quelli di piccole dimensioni tipo il mio Yaesu FT 450-D, per poter cambiare per esempio la velocità di trasmissione, parametro di cui necessita molto spesso la variazione, bisogna accedere nel menù dell'apparato ed effettuare diverse operazioni. Diventa quindi molto scomodo quando si vuole fare diversi qso e si è costretti a dover ricorrere più volte al cambo di questo parametro. Con questo circuito invece, se leggete le istruzioni di IK0WRB, noterete che la si può cambiare semplicemente pigiando il pulsante “SET” e schiacciando uno delle due palette le paddle. Infatti con una si aumenta la velocità e con l’altra si diminuisce. Una volta trovata la velocità di trasmissione da noi richiesta, si schiaccia nuovamente il pulsate “SET” e l’operazione è conclusa. Inoltre questo Keyer ci dà la possibilità di trasmettere un messaggio su di esso memorizzato. Si può per esempio memorizzare la chiamata e far funzionare il circuito come se si trattasse di un beacon. Se nessuno risponde, in automatico l’apparecchio riprende a chiamare dopo un breve periodo di tempo. Nel momento in cui invece ci rispondono, basta toccarle il paddle per interrompere il ciclo e poter effettuare il qso. Non finisci qui, perché nel momento in cui si termina il qso e si saluta il corrispondente, basta schiacciare il secondo pulsante quello definito dal IK0WRB “tasto opzionale CQ” (che io non considero opzionale ma necessario), per far partire di nuovo la chiamata ed iniziare di nuovo il ciclo. Personalmente ho apportato poche modifiche al circuito iniziale, ma il lavoro grosso lo fa fatto lui e non io. Ho inserito un paio di deviatori, un altro diodo led ed un potenziometro per regolare il volume audio in uscia. Ho predisposto l’alimentazione esterna a13,8 Volt, cioè quello del ricetrasmettitore, ma anche una alimentazione interna con pila da 9 Volt. Come alimentazione esterna non per forza bisogna usare 13,8 volt, infatti va benissimo qualsiasi tensione prossima a questo valore, sia che si tratti di una leggermente superiore che leggermente inferiore in quanto ho inserito all’ingresso del circuito, un sistema di stabilizzazione con resistenza e diodo zener. I poli negativi delle due alimentazioni li ho collegati insieme ed ho inserito un interruttore per accendere e spegnere il circuito. Quest’interruttore agisce tra i poli negativi (collegati insieme) e l’entrata negativa del circuito. Staccando la massa ovviamente non si accende nulla. Le tensioni positive invece le ho fatte pervenire ai morsetti di un deviatore in modo che spostandolo da una posizione all’altra, posso usare l’alimentazione interna o quella esterna a piacimento. Sul morsetto comune del deviatore, che ho usato come uscita, ho collegato una resistenza , la quale ha in serie un diodo zener da 5,6 Volt collegato appunto tra la resistenza e il polo negativo. Visto che il circuito richiede un’alimentazione compresa tra 4 e 6 Volt, è ovvio che l’alimentazione l’ho presa in parallelo allo zener, quindi alimento il tutto con 5,6 V. Ho inserito anche all’ingresso del Keyer,( in parallelo allo zener), un diodo led con in serie una resistenza in modo che, quando il circuito è acceso, sia che si usi l’ alimentazione interna sia che si usi quella esterna, si accende. Ho inserito poi un potenziometro da 10 Khom sull’uscita audio che mi consente di poter abbassare il volume in altoparlante in quando risultava essere molto alto per i miei gusti. Ho infine chiuso il tutto in una scatola di plastica e dalla foto ne potete vedere il risultato. Sulla scatola si vedono chiaramente l’interruttorino ON-OFF per accendere, il deviatore che commuta tra alimentazione interna o esterna, un piccolo diodo led rosso che si accende quando il circuito è alimentato, il diodo led verde e quello rosso che lampeggiano quando il Keyer è in funzione, il pulsante “SET”, la presa per il paddle, il pulsante “CQ” e la manopola per il volume. Come cavi potete vedere quello rosso-nero di alimentazione e quello nero che va collegato al ricetrasmettitore al posto di un tasto verticale. Se ne avete voglia, realizzatelo, vi assicuro che si tratta di un cicuito poco complesso ma molto efficiente.
73 de ik8rjs!











Nel video successivo potete vedere un piccolo tester analogico collegato sull'uscita del circuito con l'ago dello strumento che si flette in fase di trasmissione.











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